5 cicatrici del bullismo in età adulta

bullismo Il bullismo è un fenomeno ampiamente studiato, poichè purtroppo in forte aumento nelle scuole e nei gruppi di ragazzi … e addirittura di bambini!

Infatti il bullismo interessa una fascia d’età che va dai 7 ai 18 anni, dalle scuole elementari alle superiori.

Ed è un fenomeno talmente diffuso che il 41% dei bambini/ragazzi, si stima, venga coinvolto in un episodio di bullismo nel corso della sua vita.

Il termine bullismo fa riferimento a una serie di azioni di prevaricazione fisica, psicologica, verbale messe in atto da un bambino/ragazzo detto “bullo”, o da un gruppo di ragazzi, verso un altro ritenuto più debole, magari perchè più timido, introverso o semplicemente diverso.

Esistono diverse forme di bullismo, che con l’avvento della tecnologia diventano sempre più subdole. E’ il caso del cyberbullismo, ovvero azioni di svalutazione, denigrazione, diffusione di video e offese, attraverso internet (whatsapp, facebook e social network vari), mirate all’isolamento della vittima.

Ecco. Queste azioni di denigrazione, umiliazione e isolamento hanno effetti terribili non solo nel momento in cui vengono vissute dal bambino o ragazzo adolescente, già di per se’ impegnato a fare i conti con un’età difficile, ma lasceranno cicatrici indelebili anche in età adulta.

Una ricerca condotta dal King College di Londra ha rivelato che il bullismo implica conseguenze negative in uno spazio di tempo molto più ampio, anche dopo quarant’anni anni!!

Dunque l’impatto di questo fenomeno è persistente e pervasivo sulla salute di chi lo subisce e le conseguenze sociali e psicologiche durano anche nell’età adulta.

Dallo studio, è emerso che gli adulti, che durante l’infanzia erano state vittime occasionali di bullismo, riportavano peggiori condizioni di salute fisica e psicologica all’età di cinquanta anni; gli adulti che da bambini erano state vittime frequenti di bullismo sono risultati avere un aumentato rischio di depressione, disturbi d’ansia e pensieri suicidi.

Ecco alcune cicatrici che il bullismo lascia in età adulta.

1. Disturbi d’ansia.

In particolare agorafobia, disturbo d’ansia generalizzato, e disturbo da attacchi di panico.

La comparsa di questi sintomi, con una base spesso somatica, deriva dalla condizione di paura e di stress prolungato che le vittime hanno subito. Le vittime spesso mostrano, durante il periodo del bullismo, una ipersecrezione degli ormoni dello stress e una maggiore attivazione fisiologica. L’effetto sul lungo termine di questo aspetto è collegato ad un aumento del rischio di sviluppare disturbi d’ansia.

2. Depressione.

Le continue umiliazioni possono ledere l’autostima della vittima che potrebbe crescere con un senso di se’ un po’ confuso e con una percezione delle proprie risorse interiori carente. In più la paura e lo stato d’allerta continuo, vissuto durante gli episodi di bullismo, possono rendere agli occhi dell’adulto qualsiasi cosa come difficile e insuperabile.

3. Difficoltà a raggiungere livelli di istruzione superiore

Molto spesso il ragazzo vittima di bullismo decide di non proseguire gli studi.

I motivi sono due. In primo luogo la scuola viene vista dal ragazzo vittima di bullismo come il luogo delle angherie e dei soprusi subiti. Diventa nella sua testa il luogo della sofferenza e del terrore.

In più, la maggiore secrezione degli ormoni dello stress e l’aumento dello stato di allerta, aumentano il rischio di sviluppare difficoltà nell’apprendimento.. che spesso portano il ragazzo a sentirsi come incapace e inferiore… E questo porta a vedere ancora di più la scuola come il luogo del disagio assoluto.. In pratica piove sul bagnato!

4. Ansia sociale, isolamento volontario, difficoltà nelle relazioni interpersonali

Il ragazzo/bambino vittima di bullismo cresce con una forte paura dell’altro, perchè l’altro per lui costituisce una minaccia. Questa cicatrice se la porterà dietro per buona parte del vita, prima che arrivi a percepire l’altro come una risorsa.

5. Ipocondria

L’infanzia e l’adolescenza sono periodi di definizione dell’identità e della personalità. Il bambino o ragazzo che ha subito umiliazioni, non avendo una personalità strutturata pronta a fronteggiare i pericoli, cresce con una lacerazione interiore.

Formerà la sua personalità e identità sull’immagine che gli altri gli rimandano di se stesso. E probabilmente penserà di essere sbagliato. Tenderà spesso all’autopunizione e all’auto-boicottaggio, trovando massima espressione nell’ipocondria: non ritenendosi meritevole di vivere si punirà con un’ipotetica malattia.

Non tutte le vittime di bullismo sono uguali. Non tutti i giovani vittime di bullismo porteranno le cicatrici delle loro esperienze nell’età adulta.

Molti sono i fattori che attenuano le ferite: i fattori biologici, le risorse personali, la resilienza (ovvero la capacità di riorganizzarsi di fronte a eventi traumatici), il sostegno della famiglia, un percorso psicoterapico, etcc..

E’ bene comunque intervenire prontamente sia nel caso in cui gli episodi di bullismo siano ancora in atto, sia nel caso in cui le ferite del bullismo siano ancora così profonde da causarvi disagio nella vita quotidiana.

Se avete figli adolescenti e vi interessa approfondire l’argomento, potete seguirmi sulla mia pagina facebook Psicologia e Benessere (Mariangela Romanelli). Potrete leggere il mio prossimo articolo su come identificare i segnali del bullismo in vostro figlio.  

Grazie a tutti per l’attenzione e buona giornata!

Dott.ssa Mariangela Romanelli – Psicologa Psicoterapeuta

Bologna, Treviso e Castelfranco V.to

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3 Comments

  1. Sono stata vittima di bullismo per 26 anni, subito dai 6 anni di età, anche da parte della maestra delle elementari e da alcuni professori delle medie e delle superiori.
    Non ho mai reagito, se non un paio di volte in maniera molto timida, i professori non hanno mai fatto niente, non hanno mai chiamato i genitori dei carnefici né hanno mai avvisato i miei genitori, che non sapevano niente (non ho mai raccontato niente per paura di ritorsioni).
    Auguro a tutte quelle “belle” persone il peggio che possa capitare nella vita.

  2. Ciao ho 30 anni mamma di un bimbo di 8 anni,sono anch’io bullizzata da alcune ragazze del l’età mia mamme anche loro… la mia domanda è cosa insegnano a i loro figli? Sono stata bullizzata perché sono mamma ma non sono una coatta come loro? Perché a mio figlio e bello educato e fa tanto sport fra judo piscina e scaut sono invidiose? Perché non sono come a loro? Care signore/i mi faccio tante domande ma non ciò nessuna risposta. Io per mio figlio mi faccio in 4 e lavoro, loro invece probabilmente stanno a casa e si anoiano..ve dico la mia? Certa gente non si meritano ne manco l’aria che respirano

  3. Non ho mai parlato con nessuno degli anni di bullismo che ho subito da bambina e da adolescente, ma quegli anni sono stati così dolorosi che ancora adesso me li porto dentro.
    Non sono mai stata picchiata, ma sono stata umiliata, presa in giro, trattata come il capro espiatorio della classe. Il famoso giochino del “ce l’hai” è stato il mio peggior incubo alle elementari. Ero sempre io l’appestata, tanto che ormai qualunque compagno si avvicinasse a me doveva farlo col crucis. E gli stessi compagni me li sono portata fino alle superiori. La tortura, seppur più subdola, si è protratta anche lì.
    Mi sono iscritta in università ma non ho mai frequentato, ho mollato perché sono rimasta indietro con gli ultimissimi esami, quelli da fare a gruppi con obbligo di frequenza.
    La notte ho ancora gli incubi.
    La conclusione a cui sono giunta è che a volte si nasce deboli, sfigati, outsider, ed è una vergogna esserlo. Ma lo si è a prescindere dal trucco che ci si mette addosso o dagli sforzi che si facciano.
    Io lo so che quando conosco qualcuno di brillante e carismatico mi annusa, e sa che sono una sfigata, sa che sono una da sminuire e rendere piccola piccola. Lo sanno, lo annusano.
    Il bullismo è dentro di me e mi perseguita da tutta la vita.

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