Riconoscere i segnali del bullismo e affrontarlo!

Riconoscere i segnali del bullismo e affrontarlo!Il bullismo è un fenomeno dei nostri tempi… ma non solo!

In realtà, nelle scuole da sempre si verificano comportamenti di prevaricazione o scherno da parte di alcuni studenti su altri. Fin dalla storia dei nostri tempi, ci sono sempre stati emarginati e leader all’interno dei gruppi.

Oggi si sente sempre più spesso parlare di bullismo, sia perchè al fenomeno è stato dato un nome, sia perchè purtroppo sono cambiate le modalità (sempre più brutali) e i mezzi.

Infatti uno strumento di rinforzo del fenomeno è stato proprio l’avvento di internet tra i giovanissimi. E quindi quello che ieri era un “palla di lardo” a scuola, oggi diventa un’offesa molto più pesante corredata di foto della vittima e diffusione su facebook o whatsapp, o peggio un video della vittima derisa in pubblico con conseguente diffusione in rete, per ricevere più mi piace o seguaci.

In più quello che ai nostri tempi, quando non c’erano ne’ cellulari ne’ computer, si concludeva tra le mura scolastiche, oggi si protrae anche a casa attraverso gli scambi su whatsapp, facebook e social network vari.

Ad ogni modo lo scopo di questo articolo non è fare allarmismo, ma fornire un supporto ai genitori e agli adulti che si trovano a proteggere i loro figli o nipoti dalle difficoltà dei nostri tempi. Proprio perchè sono cambiati i tempi, e quello che ieri era più semplice da gestire, oggi richiede delle attenzioni in più.

Innanzitutto vediamo qual’è il profilo della vittima e quale il profilo del bullo.

PROFILO DELLA VITTIMA

Di solito i bambini o ragazzi adolescenti che più spesso vengono scelti dai bulli come vittime:

– sono più timidi, introversi e taciturni

– sono più sensibili

– subiscono molto e reagiscono poco

– sono maggiormente depressi

– hanno delle famiglie iper-protettive

– hanno difficoltà nell’apprendimento

– sono diversi (vengono da un altro paese, hanno un’altra religione, hanno dei difetti fisici o di parola, vestono “male” o “non firmati”, etcc).

PROFILO DEL BULLO

Il bullo generalmente:

– ha un’elevata frustrazione che cerca di combattere con il senso di potere

– ha bisogno di attrarre l’attenzione

– pensa di essere ammirato e supportato dal gruppo

– stabilisce il suo potere sui membri più deboli del gruppo, poichè l’ammirazione di questi ultimi compensa la sua frustrazione e il suo bisogno di attenzioni

– a sua volta potrebbe essere vittima di maltrattamenti o abusi in famiglia: in un ambiente in cui gli adulti sono i carnefici, l’aggressività potrebbe essere l’unico modo di sopravvivere.

– potrebbe avere un disordine del comportamento che può essere precursore di comportamenti antisociali, o disordini della personalità.

COME RICONOSCERE I SEGNALI DEL BULLISMO IN VOSTRO FIGLIO

Dunque, come si fa a capire se vostro figlio è vittima di bullismo?

Fate attenzione a questi segnali:

– il vostro ragazzo presenta cambiamenti nel comportamento e nell’umore: da un momento all’altro diventa più introverso, più corrucciato, più aggressivo; presenta scoppi di pianto improvvisi; vi sembra più silenzioso e pensieroso;

– cerca di evitare la scuola in tutti i modi: si finge malato, trova scuse, fa x a scuola;

– presenta lesioni, graffi, lividi;

– non vuole più andare a scuola in autobus o a piedi, chiede di essere accompagnato;

– difficoltà a studiare e peggioramento nel rendimento scolastico;

– cambia il modo di vestire, chiede abiti firmati o alla moda; smette di portare l’apparecchio e gli occhiali;

– cerca di mascherare la propria taglia indossando abiti più larghi;

– tende a isolarsi: si chiude nella sua stanza e non vuole uscire con nessuno;

– perde di frequente le cose a scuola: Il bullismo spesso include la presa di cose o il rubare i soldi;

– presenta insonnia e incubi;

– frequenti mal di testa, dolori di stomaco, problemi psicosomatici

– da risposte evasive alle domande del genitore e non vuole raccontare ciò che succede a scuola.

COME AFFRONTARE IL DISAGIO DI VOSTRO FIGLIO

Molto spesso il ragazzo vittima di bullismo si chiude nel suo dolore. Non parla con nessuno dell’accaduto perchè si vergogna.

Quindi è meglio trovare un modo delicato per affrontare l’argomento.

1. Non fatevi prendere dall’ansia e non utilizzate un linguaggio troppo allarmante. Il ragazzo deve percepire una presenza sicura, in grado di contenere, non un genitore in ansia da rassicurare. Non conviene parlare subito di “bullismo”, piuttosto esordite con una frase che dimostri comprensione e calore, tipo: “Capisco che è difficile parlare dei propri problemi, ma vorrei aiutarti, non mi sembri felice”.

2. Fate domande più dettagliate sulla scuola, tipo: “Ti trovi bene a scuola con i compagni, con gli insegnanti? Hai un amico che preferisci? E c’è qualcuno che ti è più antipatico? C’è qualcosa che proprio non ti piace della tua scuola?”. In questo modo il ragazzo coglierà la richiesta di aiuto e potrà far capire il suo disagio anche con risposte brevi e concise, che potrete approfondire in seguito.

3. Rassicurate! Dite che andrà tutto bene e che voi siete là per loro, ma per dar loro una mano avete bisogno di sapere.

4. Parlate delle vostre difficoltà da adolescenti. Fate capire che anche voi avete passato certe cose e sapete come ci si sente.

5. Se proprio non vuole parlare con voi, cercate una persona di fiducia(una zia o i nonni) che possano stimolare il dialogo. Oppure chiedete con delicatezza se preferiscono parlare con uno psicologo che sa come affrontare le difficoltà dei ragazzi.

6. Una volta instaurato il dialogo ed esservi accertati che si tratti realmente di bullismo, recatevi dagli insegnanti o dal preside o chiedete il loro supporto. Molte scuole si sono già attrezzate nel prevenire e contrastare questo fenomeno.

Buona fortuna!

Mariangela Romanelli – Psicologa

Bologna -Treviso – Castelfranco V.to

3454109766

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