MENS SANA IN CORPORE SANO dicevano gli antichi!
E dopo anni e anni di storia, è ormai ampiamente dimostrato che la mente ha un ruolo importante nell’influenzare la salute del corpo.. persino i processi di autoguarigione!
La storia dell’umanità è piena di fenomeni di guarigione miracolosa, sia nelle culture più occidentalizzate sia nelle culture più avulse al progresso tecnologico.
Pensiamo alle culture sciamaniche. I rituali sciamanici sono una testimonianza di come, talvolta, la spiritualità possa bastare a purificare l’anima e il corpo dalle malattie.
Lo sciamano è colui che attraverso il canto, il suono del tamburo e l’induzione di stati alterati di coscienza, guarisce il corpo dalla malattia. Ma non agisce sul corpo fisico, nella dimensione materiale. Non manipola il corpo del paziente. Lavora esclusivamente sui livelli energetici, nella dimensione spirituale.
E’ possibile rintracciare questo principio anche nella cultura occidentale, intrisa di fenomeni miracolosi e guarigioni che la scienza non riesce a spiegare (come nei casi di persone cieche che riprendono l’uso della vista, o che guariscono da un cancro in fase avanzata).
Quindi, a questo punto la domanda sorge spontanea.. La guarigione nei rituali sciamanici e nei fenomeni miracolosi di autoguarigione nella cultura occidentale, a cosa può essere attribuita?
Può essere che la psiche sia l’artefice di tutto? Può la mente bastare a curare il corpo?
Uno dei primi maestri in queste storie misteriose di mente e corpo è stato Bruno Klopfer, divenuto famoso nel 1957 per il caso di Mr. Wright.
Mr Wright aveva un cancro in stadio avanzato. Nonostante il suo ottimismo incondizionato per la vita, si sentiva spacciato. Per questo decise di rinunciare a tutti i trattamenti palliativi conosciuti. Ma in realtà non aveva perso le speranze.
Infatti un giorno il dott. Klopfer gli chiese di partecipare a un trattamento sperimentale nuovo a base di Krebiozen.
Mr. Wright entusiasta decise di partecipare, e giorno dopo giorno riportò dei miglioramenti clamorosi (anche le masse tumorali si sciolsero).
Poi però fu riscontrato che il farmaco sperimentale in realtà era inutile nella cura del cancro. Quando Mr. Wright apprese la notizia, le masse tumorali ricominciarono a formarsi e le sue condizioni precipitarono velocemente. Allorchè Klopfer, pur sapendo dell’inutilità del farmaco, decise a fin di bene di continuare a somministrarglielo, raccomandandosi di non credere alle cronache, perchè il farmaco era ancora il più promettente.
A questo punto gli fu somministrato del placebo e, nuovamente, le masse tumorali si sciolsero con una velocità ancora più clamorosa. Però col passare del tempo gli fu confermato che quel farmaco non aveva alcun effetto. Venendo meno il potere della suggestione, Mr. Wright si lasciò dominare dal cancro.
Questo è un esempio di come una disposizione positiva della mente possa influire sull’attività biochimica dell’organismo e avere un effetto salutare nella guarigione delle malattie più gravi.
Ma cosa determina la disposizione positiva della mente?
In parte l’effetto placebo, come nel caso di Mr Wright!
Il sistema immunitario di Mr. Wright era stato attivato dalla sua fiducia incondizionata nella cura, al punto da contrastare l’avanzare della crescita cancerosa.
Secondo Cousin “Il placebo è il dottore dentro di noi”.
Ci può essere un 55% di effetto placebo in molte procedure di guarigione, se non in tutte.
E’ Il sistema nervoso vegetativo con i suoi sottosistemi (il simpatico che attiva il ritmo cardiaco, la respirazione, la pressione del sangue, la tensione, e il parasimpatico con effetti generalmente rilassanti opposti a quelli del simpatico) che regola la comunicazione mente-corpo e l’effetto placebo nella malattia e nel corso della guarigione.
L’effetto placebo funziona grazie al ruolo del sistema limbico-ipotalamico del cervello.
Il sistema limbico-ipotalamico è il più ovvio candidato anatomico al ruolo di connettore tra mente e corpo, in quanto è un canale unico di comunicazione psicofisiologica tra le aspettative e i processi creativi della mente e la fisiologia emotiva del corpo.
Dunque, credere in qualcosa, sperare e pensare positivo sono la ricetta giusta per la cura dell’anima.. e di conseguenza del corpo. Come dicevano gli antichi greci, la guarigione è nelle nostre mani e la cura dell’anima un nostro dovere..
Però non è facile avere una disposizione mentale positiva quando tutto sembra andare storto.. quando i pensieri negativi ci intrappolano in una spirale senza uscita. In questi casi non ci resta che osservarci, capire dove possiamo cambiare il nostro mondo interno, e affidarci a una guida che ci offra un diverso punto di vista.
Dr.ssa Mariangela Romanelli – Psicologa Psicoterapeuta
Bologna – Treviso – Castelfranco V.to
La meditazione e un processo semplice che non richiede sforzo e che inizia attraverso il contatto con il silenzio e la pace dentro se stessi. Man mano che la meditazione si fa piu profonda e l’attenzione scorre verso l’interno anziche essere impegnata nelle attivita del mondo esterno, si sperimenta uno stato di immobilita interiore, fermezza e pace. Essere presenti consapevolmente in questo spazio interiore consente di raggiungere un profondo stato di rigenerazione e quiete del corpo e della mente, permettendo un rilascio dello stress e una attivazione di tutti i processi di autoguarigione e benessere. La meditazione e uno strumento semplice ed efficace che chiunque puo utilizzare perche adatto a tutti.