Il carattere narcisista: tratti psicologici e struttura corporea

Il carattere narcisista: tratti psicologici e struttura corporea

Il termine “narcisista” è ormai ampiamente diffuso nel linguaggio comune. Nell’immaginario collettivo questo termine identifica una persona molto incentrata su di se’, che spesso pensa più ai propri interessi che a quelli altrui.

Vediamo nello specifico quali sono le caratteristiche psicologiche del carattere narcisista e come si presenta la sua struttura corporea.

Mi rifarò alla descrizione di Alexander Lowen, fondatore della bioenergetica, che aveva identificato 5 tipi caratteriali ciascuno con una determinata configurazione corporea, fatta di tensioni, contrazioni e blocchi energetici corporei derivanti da ferite emotive infantili (armatura caratteriale).

Il carattere narcisista è tipico dell’individuo che, da bambino non è stato rispettato nel suo bisogno di autonomia e indipendenza. Pertanto, per compensare questa ferita infantile, ha inconsciamente impostato la sua crescita sul raggiungimento del potere, non del piacere.

Ma in che modo gli è stato negato il bisogno di autonomia e indipendenza?

Si può dire che il narcisista, da bambino, sia stato soggetto a un genitore seduttivo e manipolativo. Un genitore che usava il bambino per soddisfare le proprie mancanze o i propri bisogni facendogli credere che quello che faceva lo faceva per il suo bene.

Questo ha spinto il bambino a prendersi la responsabilità di soddisfare i bisogni del genitore, stimolandolo precocemente all’autonomia.

In sostanza, si è verificata un’inversione di ruolo; il bambino si è sentito più in dovere di appagare i bisogni del genitore che in diritto di chiedere e di aver bisogno.

Fin da bambino impara a “tenersi su”, a contare solo su di se’, perchè contare sull’altro gli rievocherà l’essere esposto al controllo e alla manipolazione vissuta nell’infanzia..

Questo da adulto lo porterà a:

–  sentirsi il migliore e a non avere bisogno di supporto, ma solo di potere, perchè il potere è ciò che gli permette di sfuggire al controllo dell’altro;

– un eccessivo investimento sulla propria immagine, che diventa un mezzo di potere e di dominio;

– una tendenza a sfruttare gli altri per i propri interessi;

– un senso di grandiosità (il sentirsi importanti anche immeritatamente);

– al sentirsi unico/speciale;

– ad avere fantasie di illimitato successo, potere, bellezza, controllo…

– a mancanza di empatia verso gli altri e, in genere, di qualsiasi tipo di sentimento;

– negazione di sentimenti;

– dissociazione dalle sensazioni corporee

Il narcisista nelle relazioni affettive

Le modalità attraverso cui queste persone cercano di avere il dominio sugli altri sono due: la prima è quella della sopraffazione e del comportamento aggressivo, la seconda è l’approccio seduttivo.

In loro esiste una fortissima ansia di potere e un grosso bisogno di dominare gli altri.

E’ un abile mentitore: usa la menzogna al fine di costruirsi l’immagine di sé che offre agli altri, e il suo sé è identificato esclusivamente con quest’immagine, per mantenere la quale è costretto a mentire in continuazione, tagliando del tutto il ponte con i propri sentimenti.

Nelle relazioni affettive non dà mai nulla di sé e molte volte sminuisce o tratta con sufficienza o disprezzo il partner con una sordità psichica dovuta al fatto che come egli considera sé stesso un’immagine, così crede che siano gli altri, e un’immagine non ha sentimenti né prova sensazioni per cui la si può ferire come si vuole.

In realtà però il forte senso di superiorità e disprezzo che nutrono verso gli altri serve a coprire una profonda sensazione di inferiorità.

 Anche la sessualità è ostile ed è accompagnata da molte fantasie, sia etero che omosessuali. La sessualità non è mai abbandono, ma gioco di potere nel quale vuole, ovviamente, essere il vincitore.

La più grande paura dello psicopatico è il fallimento o la sconfitta. Se viene smascherata la sua menzogna reagisce con isteria, nei casi estremi e gravi, con un delirio di onnipotenza.  

Struttura corporea del narcisista

C’è energia ma è spostata verso l’alto: la parte superiore del corpo è più sviluppata rispetto alla parte inferiore.

la testa è carica, per mantenere il controllo della situazione.

Il torace risulta possente e le spalle esageratamente larghe.

Le tensioni presenti nelle regioni del diaframma e della vita ostacolano il fluire dell’energia e delle sensazioni nella parte inferiore del corpo che è debolmente carica e spesso di proporzioni minori rispetto a quella superiore. Le gambe sono sottili.

Lo sguardo è potente, controllante e diffidente.

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Dr.ssa Mariangela Romanelli – Psicologa

Bologna – Treviso – Castelfranco Veneto

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