A volte è difficile comunicare in modo efficace i sentimenti “scomodi”.
Probabilmente perchè ci aspettiamo che l’altro reagisca in modo conflittuale, o che si allontani da noi.. O semplicemente perchè ci sentiamo “stupidi” ad ammettere bisogni profondi e fragilità.
Questo però, a lungo andare, non ci porta che a mettere in secondo piano noi stessi e a dare agli altri il permesso di invadere il nostro confine interno. Di conseguenza andiamo incontro a sentimenti di frustrazione, rabbia e rimuginazione.
Pertanto, per salvaguardare il nostro benessere psicologico, a volte è bene fare un piccolo sforzo in più e trovare il coraggio, o la pazienza, di fare emergere in modo efficace i nostri bisogni, in modo che l’altro li capisca senza sentirsi ferito.
Questo vale nei contesti di coppia, familiari, di lavoro, amicali, etcc..
Comunicare in modo efficace (assertivo) da molti benefici.
Innanzitutto ci fa sentire più sicuri di noi stessi, più abili. Aumenta la nostra autostima.
Poi, riduce lo stress dovuto al non detto e al peso delle aspettative degli altri, aumenta la percezione di rispetto sia nell’altro che in noi stessi, aumenta la fiducia (dire ciò che si pensa è un gesto di fiducia), facilita i processi decisionali, accresce la capacità di risolvere i conflitti.
Ma la cosa più importante di tutte, è che comunicare ciò che sentiamo ci fa sentire compresi. E questo calma i vecchi sentimenti di incomprensione, solitudine, e nervosismo.
Vediamo insieme alcune strategie per potenziare le capacità comunicative.
1. Dire “No” agli altri per dire “Sì” a se stessi.
Dire no può essere molto difficile per molte persone. Però dire di sì quando vorresti dire di no, potrebbe portarti a risentimento verso l’altro, stress e frustrazione. Dire no agli altri, quando lo sentiamo, è un segno di rispetto per la nostra persona.
Quando stai pensando di dire “No” prova a seguire questi consigli:
– Prova ad essere chiaro e deciso
– Cerca di essere breve. Non tergiversare e non giustificarti troppo. (Hai il diritto di scegliere!)
– Sii sincero.
– Evita i “vorrei ma non posso”
Magari se non puoi fare un favore a una persona puoi dire: “Questa volta non posso. Mi dispiace non poterti aiutare, ma ho troppe cose da fare”.
2. Mantieni la calma mentre parli.
Se rimani neutro, l’altro ti ascolterà più facilmente. Invece, se ti arrabbi, l’altro si sentirà invaso e risponderà con le sue difese. Se l’altro percepisce rispetto, anche lui ti rispetterà.
3. Formula frasi semplici.
Non perderti in discorsi pieni di parole. Il rischio è che l’altro non capisca bene qual’è il messaggio. Comunica i tuoi bisogni e sentimenti con frasi semplici e chiare. Se necessario ripeti lo stesso messaggio più volte, in modo che l’altro capisca chiaramente ciò che vuoi dire.
4. Utilizza affermazioni empatiche.
Riconosci i sentimenti, le necessità o i desideri delle altre persone, oltre ad affermare i tuoi desideri e le tue necessità. Es. “Capisco come ti senti, ma non approvo la tua scelta” oppure “So che sei impegnato, ma ho bisogno di parlarti”.
5. Sottolinea le possibili conseguenze.
In questo caso è necessario utilizzare un linguaggio e un tono molto delicato, perchè queste affermazioni potrebbero risultare aggressive e minacciose. informa l’altra persona della penalità in cui incorrerebbe se non cambiasse il suo comportamento, solitamente in un contesto in cui non sta considerando i diritti degli altri.
Un esempio può essere una situazione di lavoro in cui ripetutamente non vengono eseguite le procedure corrette: “Se accadrà di nuovo, io non avrò altra scelta se non quella di ricorrere ad azioni disciplinari. Preferirei evitarlo”.
6. Fai notare le discrepanze.
Sottolinea le incongruenze tra gli accordi presi in precedenza e ciò che sta accadendo. Es.:”A quanto ho capito, eravamo d’accordo che io avrei lavorato su questo progetto. Adesso mi stai chiedendo di tralasciare il progetto su cui stavo lavorando e concedere più tempo a un altro progetto. Io vorrei che chiarissi qual è adesso la nostra priorità”.
7. Esprimi i sentimenti contrastanti.
Comunica i sentimenti negativi, quali rabbia, risentimento, dolore, senza sfogarti in modo incontrollato e sottolinea le conseguenze negative per te.
Es. : “Quando ritardi nella consegna del tuo rapporto, significa che io devo lavorare durante il fine settimana. Questo non va bene, perciò in futuro gradirei riceverlo entro giovedì pomeriggio”.
8. Utilizza un linguaggio del corpo adeguato.
La comunicazione non verbale è molto importante, forse più della comunicazione verbale. Quindi per comunicare in modo efficace tieni un tono di voce calmo e un volume neutro, mantieni il contatto visivo, mantieni una postura eretta e dignitosa, rilassa il viso e il corpo.
Questi principi possono essere applicati in più contesti: contesti lavorativi, familiari, di coppia, di lavoro, di amici.
Quindi se pensate che mandare giù il rospo non è più buono per voi, potete esercitarvi applicando queste strategie!
Buon allenamento a tutti!
Dr.ssa Mariangela Romanelli – Psicologa Psicoterapeuta
Bologna – Treviso – Castelfranco V.to
345 4109766