ll gioco d’azzardo legalizzato è uno dei settori in più rapida crescita in Italia e nel mondo. Infatti, negli ultimi anni abbiamo assistito a un aumento costante di sale slot. Per la maggior parte dei clienti del settore, il gioco d’azzardo è una forma di intrattenimento divertente ed innocua. Tuttavia, dal 4% al 6% dei giocatori d’azzardo, può diventare una dipendenza (ludopatia)!
E così mentre ogni anno si allargano le casse dello stato, aumenta anche il numero di persone coinvolte.
Le conseguenze sulla sfera psicologica, sociale ed economica possono essere devastanti sia per la persona coinvolta che per la sua famiglia!
Le cause specifiche della ludopatia non sono note.
Ma è possibile identificare dei tratti di personalità tipici della persona soggetta a ludopatia.
Secondo una ricerca dell’Istituto di fisiologia molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche di Catanzaro, pubblicata sul Journal of Neuroscience Methods, il profilo del giocatore d’azzardo è caratterizzato da: bassa apertura mentale, bassa coscienziosità, sfiducia nel prossimo, tratti depressivi, impulsività, ricerca di emozioni positive.
Approfondiamo i tratti caratteriali del “gambler” (giocatore d’azzardo compulsivo).
1. Difficoltà a percepire le emozioni e una maggiore tendenza all’azione
Le persone predisposte a ludopatia non sono connesse con le proprie emozioni. Non riescono a comprendere cosa accade nel loro mondo interno. Se provano emozioni dolorose sono più orientate ad agire piuttosto che a sentire. Pertanto possono sviluppare l’azione compulsiva, come il gioco compulsivo.
2. Impulsività
L’impulsività è un aspetto fondamentale della personalità predisposta a ludopatia.
I livelli di impulsività possono influenzare l’esordio di un disturbo del controllo degli impulsi, come il gioco d’azzardo patologico o un disturbo da uso di sostanze.
Ciò non significa che tutte le persone impulsive svilupperanno abitudini o problemi di gioco! Ma può accadere se concorrono tutti i fattori predisponenti al momento giusto.
Maschi e femmine differiscono nei fattori che contribuiscono allo sviluppo di problemi di gioco.
I maschi hanno una maggiore propensione rispetto alle femmine ad abusare di sostanze in combinazione con un problema di gioco. In contrasto con i maschi, le donne hanno meno probabilità di usare abilità adattive per la gestione dello stress.
3. Strategie di copying disadattive
Nei periodi di stress hanno difficoltà a trovare strategie funzionali per gestire la pressione emotiva.
Lightsey e Hulsey (2002), hanno trovato tra i giocatori compulsivi un’alta correlazione positiva tra le strategie di coping inefficaci e l’alta impulsività/compulsività. Sembrerebbe, quindi, che il giocatore compulsivo abbia difficoltà a gestire in modo efficace sia questioni pratiche che emotive. E ricorrerebbe all’azione compulsiva per autoregolare lo stress.
4. L’incapacità di ritardare una gratificazione
E’ un segnale correlato all’impulsività.
Petry (2001) ha sottoposto dei giocatori d’azzardo compulsivi a una serie di compiti comportamentali. Ha mostrato che le persone con ludopatia, con e senza disturbi da abuso di sostanze, hanno una maggiore difficoltà ad aspettare la ricompensa. Tendono ad avere interesse per gli stimoli gratificanti immediati.
5. Irrequietezza e irritabilità
Le persone con una predisposizione al gioco compulsivo possono presentare tensione e agitazione psico-fisica che spesso sfocia in irritabilità.
Spesso anche le persone che gli sono vicine possono essere “contagiate” dalla loro irrequietezza!
6. Comportamento antisociale
È noto che i giocatori patologici mostrano un comportamento antisociale in associazione al disturbo del controllo degli impulsi (Slutske et al., 2001).
Le cause del gioco d’azzardo patologico e del disturbo antisociale di personalità sono correlate a fattori genetici e ambientali.
7. Alterazioni neurofisiologiche
E’ stato dimostrato che i giocatori compulsivi presentano un’alterazione nel rilascio di dopamina.
La dopamina è una sostanza del cervello (neurotrasmettitore) che regola la percezione della ricompensa/gratificazione.
E’ stato dimostrato che la semplice aspettativa di guadagno favorisce il rilascio di dopamina, e quindi amplifica la percezione di una gratificazione.
Ovviamente, avere queste caratteristiche psicologiche, non vuol dire sviluppare necessariamente un problema di controllo degli impulsi, come il gioco d’azzardo!
A chi rivolgersi
Il gioco non è più considerato, come in passato, semplicemente un vizio. Infatti le strutture sanitarie sono sempre più attrezzate ad accogliere questo tipo di problema.
Per cui se il gioco compulsivo inizia a compromettere seriamente la vostra vita o la vita di un vostro parente, considerate la possibilità di rivolgervi a un esperto (psicologo, medico di base, psichiatra, SerT del vostro ospedale).
Per uscire dal gioco patologico, è consigliabile seguire un percorso integrato. La psicoterapia può aiutare a favorire strategie positive nella gestione dei comportamenti compulsivi.
Laddove la psicoterapia non basta, si può integrare la terapia farmacologica. L’uso di psicofarmaci specifici può agire positivamente sul rilascio della dopamina (sostanza che regola la percezione della ricompensa).
Grazie per la lettura!
Se volete approfondimenti o volete lasciare un commento, potete scrivermi di seguito!
Mariangela Romanelli
Psicoterapeuta Bologna – Treviso
3454109766
Siamo sposati quasi da un anno ma mio marito non arriva nemmeno a casa il fine settimana con lo stipendio usciamo e butta tutti i soldi nelle macchinette non mi ascolta se gli dico andiamo via lui nemmeno mi risponde ce ne andiamo quando non ha più un soldo si arriva a casa e mi da la colpa sempre a me se non abbiamo un euro mi insulta mi minaccia mi butta la cena a terra e devo chiedere sempre soldi ai miei non si vuole far curare lo ammette il giorno dopo che è malato mi chiede scusa e ogni settimana la storia si ripete io sto cadendo in depressione non mi va nemmeno di mangiare più vorrei aiutarlo ma vedo che è una missione impossibile
Io e il mio fidanzato stiamo insieme da circa un anno. Siamo in una sorta di convivenza anche se lui non collabora a tutte le spese di casa pur lavorando. Ogni settimana prende il suo stipendio e non passano nemmeno due giorni che già la somma sparisce come per magia. Ed ecco che si ricomincia per tutta la settimana chiede a me soldi per sigarette e piccole somme per giocare online. Se mi rifiuto iniziano gli insulti a me e anche sua madre che sa tutto e come me sta cercando di aiutarlo. Non accetta che noi gli diciamo che deve farsi aiutare o almeno provarci . Dice che ci riesce anche solo. A volte chiede scusa a volte no. Ma io sto iniziando a pensare che quando chiede scusa lo fa solo per il suo interesse ovvero manipolarci per chiedere soldi in prestito per poter fare i suoi giochi. Io sono arrivata sono stanca di avere un uomo che non collabora che perennemente ha sbalzi di umore se non gioca e sopratutto quando gioca e perde. Come posso convincerlo a farsi curare? Aggiungo anche che da prima di fidanzarsi con me ha avuto un paio d anni di depressione ( racconto della madre) . Però ancora oggi ogni tanto parlando con lui mi esprime il suo disagio di solitudine il fatto di non avere amici e di sentirsi solo. Come fare x aiutarlo anche in questo?