L’adolescenza è il periodo di transizione dall’infanzia all’età adulta, un periodo che porta a volte tumultuosi cambiamenti fisici, sociali ed emotivi.
L’adolescenza inizia con l’inizio della pubertà e si estende fino all’età adulta, di solito dai 12 anni ai 20.
Principali cambiamenti in adolescenza
- I cambiamenti fisici, poichè il sistema riproduttivo matura e aumentano gli ormoni sessuali. L’adolescente inizia a vedersi in un nuovo corpo e a utilizzare il proprio corpo come mezzo di accettazione sociale. Come sappiamo, questo è un processo non sempre facile, soprattutto in una società come la nostra in cui l’immagine è alla base delle relazioni sociali!
- Identità di ruolo. L’adolescente in questa fase inizia a sviluppare il senso di “chi sono e qual è il mio obiettivo nella vita”. Se non inizia a definire la sua identità di ruolo potrà essere soggetto alle pressioni dei genitori, dei pari e della società. Questo influenzerà il decorso della sua vita.
- Identità di genere. L’identità di genere, ovvero il riconoscimento di essere maschio o femmina, si sviluppa intorno ai 3 anni. Poi, nell’adolescenza, insieme allo sviluppo degli ormoni sessuali, l’identità di genere si concretizza nel comportamento sessuale, e quindi nell’attrazione e nella ricerca di un partner.
Ma questo è anche il periodo in cui il ragazzo forma la propria autostima in base alle conferme che riceve dall’esterno. Pertanto, la scoperta dell’omosessualità può creare notevoli difficoltà poiché il ragazzo può sentirsi diverso e non accettato dagli altri.
A questo si aggiunge anche la paura del giudizio dei genitori.
I problemi in adolescenza
I problemi che possono sorgere in adolescenza sono:
- Disturbi del comportamento alimentare
- Abuso di sostanze
- Difficoltà scolastiche
- Bullismo
- Difficoltà con i pari
- Comportamenti sessuali a rischio
- Litigi con i genitori
- Problemi sentimentali
- Aggressività
Come lo psicologo può essere d’aiuto in adolescenza
L’adolescenza è l’età in cui il ragazzo inizia a sentire un distanza dagli adulti di riferimento che percepisce “vecchi”, “antichi”, incapaci di capire.
Pertanto, una figura adulta, esterna alla famiglia, può aiutare l’adolescente a sentire di avere un alleato che lo ascolta e non lo giudica. Una volta instaurata l’alleanza, lo psicologo inconsapevolmente diventa un modello giusto al quale l’adolescente si ispira, e dal quale cerca approvazione.
L’intervento psicologico con un minore comporta necessariamente il coinvolgimento dei genitori.
Pertanto prima di iniziare la psicoterapia con l’adolescente, si effettuano dei colloqui preliminari con i genitori, per capire il contesto familiare. E, durante il percorso con il minore, sono previsti dei colloqui periodici con i genitori sia per capire l’andamento sia per responsabilizzare i genitori nel percorso di cura del disagio del figlio.