ANSIA E PANICO
Ansia e panico costituiscono uno dei problemi più frequenti per cui le persone si rivolgono a uno psicologo.
MA INNANZITUTTO CHE DIFFERENZA C’è TRA ANSIA E PANICO?
L’ansia è un’emozione intensa di paura che coinvolge sia la mente che il corpo. Quando coinvolge la mente si caratterizza per preoccupazioni intense che possono essere costanti durante l’arco della giornata e possono riguardare diversi ambiti di vita, il lavoro, le relazioni, la salute, ecc… Quando coinvolge la mente l’ansia provoca alterazioni a livello fisiologico corporeo, portando un’accelerazione del battito cardiaco, difficoltà a respirare, sudorazione e rossore, difficoltà a deglutire, tremori muscolari, ecc.. ecc.. In molti casi l’ansia coinvolge contemporanemente i pensieri e il corpo.
Il panico è una condizione di terrore intenso in assenza di un reale pericolo, accompagnata da sintomi somatici, dovuti all’attivazione fisiologica. Solitamente la persona che prova il panico si sente davvero in pericolo e questo stato di pericolo diventa un circolo vizioso che si autoalimenta portando la persona a dei veri e propri pensieri catastrofici (paura di impazzire, di perdere il controllo, paura di morire). Fortunatamente questa terribile esperienza è in genere di breve durata (di solito 10 minuti o meno). Ma può lasciare nella persona che lo sperimenta la paura che possa ricapitare e portare di conseguenza a condotte di evitamento, come evitare i luoghi che gli ricordano quell’esperienza, non uscire di casa, etcc..
COME NASCE L’ANSIA?
L’ansia è un fenomeno complesso. Per cui può avere un origine molto varia.
In alcuni casi può derivare da esperienze di accudimento non buone nell’infanzia. Infatti se da bambini sviluppiamo un buon sistema di attaccamento con chi si occupa di noi, (solitamente la mamma, ma non sempre), avremo una base sicura per la vita e quindi sapremo calmarci in momenti di paura. Se invece viviamo esperienze d’attaccamento negative, perché la madre è troppo ansiosa, o perché è discontinua nelle cure, o assente o imprevedibile allora cresceremo con meno sicurezza e saremo più facilmente esposti alla paura.
In altri casi l’ansia può derivare da esperienze traumatiche non elaborate. Durante un trauma infatti il nostro corpo entra in uno stato di allarme. Se questa risposta di allarme non si disattiva a seguito del trauma, la persona rimane in uno stato di pericolo costante. Per cui sarà più facilmente esposto all’ansia.
Come lo psicologo può intervenire sull’ansia
La presa in carico di un problema legato all’ansia consiste in:
– anamnesi e valutazione degli stili di vita comportamentali della persona;
– valutazione della personalità, eventualmente anche attraverso l’uso di test psico-diagnostici;
– esplorazione dei contenuti emotivi ed esperienziali con riferimento alla storia della persona;
– comprensione della formazione del sintomo con il paziente;
– Valutazione di eventuali traumi che possono aver generato ansia o panico;
– scomposizione, elaborazione del sintomo e co-costruzione con il paziente di training per la gestione dell’ansia;
– aumento della consapevolezza emotiva e corporea, attraverso tecniche psico-corporee, tecniche di rilassamento e tecniche di respirazione specifiche.
– Modalità di contenimento della paura
– Generalizzazione delle tecniche apprese nella vita quotidiana